Redas

Home » Blog » I luoghi del liscio » Redas

E’ come se il tempo si fosse fermato, nel 1963, a ritmo di Liscio… 

Il Redas di Montecchio Emilia è una istituzione tra i locali da ballo emiliani, ha resistito al tempo senza rincorrere le mode passeggere e lo zoccolo duro del suo pubblico e degli appassionati, amanti delle grandi orchestre che arrivano anche dalle province vicine nelle serate di spettacolo, lo vogliono così.

Un omaggio indiretto all’intuizione del suo fondatore, Armando detto Armandino, Reverberi, che è stato un pioniere dei locali da ballo e colse in anticipo l’onda del divertimento.

Con il fratello Erio aveva inaugurato il locale a fine anno del 1963, in pieno boom economico, quando l’Italia che ripartiva lavorava sodo ma amava anche divertirsi con gusto.

Non era, peraltro, la prima volta. La famiglia aveva nel sangue la passione per il divertimento e non senza difficoltà si era già fatta un nome aprendo e gestendo il cinema Zacconi, anche quello finito di diritto nei libri di storia non solo di Montecchio.

Il locale da ballo rappresento il salto di qualità, anche perché le balere cominciavano a essere promosse allo status di discoteche e il mercato, pur in espansione, non ammetteva errori.

La scelta di puntare sulle orchestre e le voci dei solisti fu subito vincente e ha continuato a premiare il locale che ancora adesso gode di un suo prestigio.

E’ stata per quella scelta che a Montecchio cominciarono a fare tappa Piergiorgio Farina, Toto Cutugno, Andrea Mingardi, Memo Remigi, Claudio Villa, Luciano Tajoli distribuiti su una programmazione che alternava la domenica pomeriggio con il venerdì e il sabato sera, ospitando anche serate a tema, feste, happening.

La svolta avviene a cavallo degli anni Settanta-Ottanta: la scelta tra la disco dance e il liscio pende per il secondo filone. E al Redas sbarcano i mostri sacri come Raoul Casadei, Learco Gianferrari, Iller Pattacini, ospiti fissi di una programmazione di qualità in cui si alternano anche le altre orchestre della tradizionale musicale romagnola.

L’attenzione al mercato della musica che ne frattempo si evolve coincide con l’apertura, qualche anno più tardi, con il Piccolo Redas, dove si dà spazio alla disco giovanile proponendo soluzioni innovative come la proiezione anche di video musicali reperiti sul mercato – anche oltre i confini italiani – e proiettati in sala alternandoli alla riproduzione dei dischi: una vera primizia per quei tempi.

La conferma di una tradizione musicale di qualità viene oggi gestita dalle figlie di Armandino, Patrizia, Elisabetta e Caterina, eredi di quella passione per l’intrattenimento musicale che, unito a una gestione familiare del locale, è riuscita a superare la crisi che ha travolto il mondo delle discoteche tradizionali e i tanti ostacoli burocratici che nel frattempo si sono frapposti a chi ha tenuto fede alla propria missione di divertire il pubblico, nonostante tutto…

Il Redas sul Guardian: ‘It takes away my melancholy’: liscio, the glamorous Italian club scene for older people

La storia del Redas

Locandina Redas Epifania 1964
Inaugurazione Redas 1963
Pubblicità del redas
interno redas
Interno redas
Interno redas
Redas festeggia 50 anni
Adesivo Redas
Adesivo Piccolo Redas

Localizzazione:

Circa l'autore

Alessandro Marconi

Altri articoli di Alessandro Marconi:

    Visita il sito di Alessandro Marconi

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Scorri verso l'alto