VAI (col) PROGETTO!

“VAI LISCIO” è il tipico modo di dire usato quando si vuole tranquillizzare qualcuno. In realtà non è una semplice esortazione ma sottintende anche un significato molto positivo che ci porta a pensare che tutto andrà bene, che le cose si risolveranno, connotando l’esortazione di uno spirito di allegro ottimismo.

La stessa espressione però, se esclamata ad alta voce, diventa un’esortazione all’azione, al movimento, al trovarsi un compagno e scendere in pista, alla convivialità e alla gioia!

È con questo spirito che nasce il progetto “VAI LISCIO”, con calorosa allegria e con amore schietto e sincero. Quando si tratta del Liscio, gli ingredienti non possono che essere questi. Dobbiamo pensare, infatti, a un patrimonio del nostro territorio che non solo è un modo di fare musica, ma è anche un modo di vivere, un modo di stare insieme ed è – oltretutto – un valore fortemente identitario.

Home » VAI (col) PROGETTO!

“VAI LISCIO” è il tipico modo di dire usato quando si vuole tranquillizzare qualcuno. In realtà non è una semplice esortazione ma sottintende anche un significato molto positivo che ci porta a pensare che tutto andrà bene, che le cose si risolveranno, connotando l’esortazione di uno spirito di allegro ottimismo.

La stessa espressione però, se esclamata ad alta voce, diventa un’esortazione all’azione, al movimento, al trovarsi un compagno e scendere in pista, alla convivialità e alla gioia!

È con questo spirito che nasce il progetto “VAI LISCIO”, con calorosa allegria e con amore schietto e sincero. Quando si tratta del Liscio, gli ingredienti non possono che essere questi. Dobbiamo pensare, infatti, a un patrimonio del nostro territorio che non solo è un modo di fare musica, ma è anche un modo di vivere, un modo di stare insieme ed è – oltretutto – un valore fortemente identitario.

Le origini del Liscio si possono rintracciare fin dall’inizio dell’Ottocento, nelle musiche e nelle danze che si facevano nei salotti della borghesia mitteleuropea. Da un certo momento, però, tra l’Ottocento e il Novecento, balli come valzer, polka e mazurca iniziarono a incontrare anche il gusto di un pubblico meno abbiente e si creò uno stile più ritmato e veloce, più ballabile, più popolare nel modo di suonarlo e di viverlo.

In un’area geografica che si può identificare tra il sud del fiume Po e il nord dell’Appennino tosco-emiliano, nacquero formazioni orchestrali che, in sagre popolari o in sale un po’ alla buona, cominciarono ad esibirsi radunando tanta gente sempre più appassionata. Col tempo, il genere si è evoluto, a mano a mano si sono sempre più affinati i virtuosismi nel suonare prima strumenti come violino e clarinetto poi altri come sassofono e fisarmonica, alle musiche si sono aggiunti testi di canzoni e cantanti sempre più specializzati e, col tempo, l’allegria, l’amore e la passione per questo mondo ha finito col creare una vera e propria comunità, composita e vivacissima.

Oggi il mondo del Liscio continua a regalare entusiasmo a piene mani e ogni volta che un’orchestra dà avvio alle proprie serate al grido rituale di “Vai col Liscio!” si accende un universo. Un universo fatto non solo di musiche, balli, canzoni, esecuzioni e personaggi entrati nella storia, ma anche di tantissime persone comuni che sono state protagoniste di una sorta di rivoluzione antropologica.

Col Liscio, infatti, sono nati i balli di coppia cosiddetti “strusciati”, che soppiantarono i più castigati balli “staccati” tipici della cultura folclorica italiana fino ad allora. Le ragazze hanno iniziato ad andare a ballare non solo con il proprio fidanzato, ma con chi le invitasse. Si sono stretti legami sociali prima sconosciuti, in luoghi che – da sale quasi improvvisate – si sono sempre più organizzati, divenendo punti di riferimento per nuovi incontri, nuove compagnie di amici, nuovi amori, per una nuova socialità. Sono nate scuole di musica, scuole di ballo, realtà della vita artistica e sociale che hanno plasmato, definendola in un modo straordinario, l’identità stessa di una comunità e di un territorio.

È un’identità che resta ancora fortissima e notevolmente caratterizzante, attorno a cui si è sempre più strutturata una comunità che vive col Liscio, e con le sue varie declinazioni e realtà, un legame profondissimo e simbiotico. Un’identità che merita di essere approfondita, valorizzata e testimoniata.

Scorri verso l'alto