Francesco Veronesi

Lunedì 2 ottobre 2023 abbiamo ospitato il maestro Francesco Veronesi in Sala della Musica.

Nato nel 1935 e originario di Padulle, è uno tra i più importanti esponenti della Filuzzi e del Liscio bolognese: alla fantastica età di 88 anni ha accettato l’invito e la sfida nell’eseguire alcune delle sue composizioni all’interno del percorso espositivo permanente al secondo piano di Salaborsa.

Francesco Veronesi ha iniziato a suonare l’organino all’età di 10 anni, dopo che il padre, trombettista, gli regalò uno strumento acquistato al mercato.
E’ stato studente del maestro Leonildo Marcheselli, di cui ricorda con vivacità tutti gli insegnamenti.

Nel 1963, fondò il Trio Veronesi, insieme al bassista Leonida Poluzzi e al chitarrista Emogene Leprotti, per poi evolverlo nell’Orchestra Veronesi, nella quale ha suonato anche il figlio Stefano alla batteria.

Il filmato riassume l’esecuzione attraverso alcuni estratti volutamente effettuati tramite registrazione ambientale, per riprodurre, con massima fedeltà, l’atmosfera di spontaneità presente quella mattina.

Gli estratti comprendono sezioni delle le seguenti composizioni:

  • Serenamente (00:23)
  • Giulietta (1:02)
  • Altalena (1:26)
  • Aria italiana (2:13)
  • Pittore (2:50)
  • La lucciola (3:32)
  • Mondo rosa (4:25)

I brani sono stati catturati anche attraverso una registrazione dedicata, proposta separatamente e in forma completa solo nel formato audio.

E’ stato un onore poter ascoltare lo strumento vibrare le proprie note attraverso l’architettura di Salaborsa, e soprattutto essere parte dell’entusiasmo di questo grande musicista, che ancora oggi si dedica quotidianamente alla composizione ed esecuzione dei propri brani, con l’attenzione di un grande professionista e il desiderio di un ragazzino!

Grazie Francesco, sei un esempio per tutti noi!

Localizzazione:

Francesco Veronesi in Sala della Musica

Per favore accetta i cookie di marketing per guardare questo video.

Circa l'autore

Riccardo Negrelli

Altri articoli di Riccardo Negrelli:

Visita il sito di Riccardo Negrelli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scorri verso l'alto