Arnaldo Bagnoli nasce a Santa Vittoria (RE) nel 1893, paese in cui morirà nel 1965. È uno dei più importanti esponenti della musica popolare emiliana. Membro di una famiglia di braccianti si dedica presto allo studio del violino sotto la guida del maestro Marchesi a Guastalla.
Dopo un’esperienza di minatore in Alsazia – Lorena, fonda il celebre Concerto Bagnoli (insieme ai fratelli Aristodemo, Amedeo, Valseno, Enea e a Remo Boiardi), un gruppo d’archi simile al taraf zingaro, con il quale tra gli anni ’10 e ’30 del Novecento anima le feste della bassa reggiana suonando all’interno dei famosi festival o balere (strutture mobili dedicate al ballo, che venivano montate per le sagre nei paesi di provincia).
Le composizioni di Arnaldo Bagnoli sono riconoscibili per la felice inventiva tematica, le strutture funzionali alla danza, l’equilibrio stilistico come impronta individuale legata ad una seria competenza artigiana. Tra i suoi brani più riusciti ricordiamo: Un Ricordo (valzer), Il Novecento (valzer), Sul Crostolo (valzer), Una Passera (polka), Lido Po (one step), Mia Passion (tango), Ricordo (marcia funebre). Scrive inoltre un tango dedicato al celebre violinista, e fondatore del Quartetto Italiano, Paolo Borciani (Violinista Paolo Borciani). Alcune testimonianze, che non possono essere storicamente verificate, riferiscono che Borciani da bambino prese lezioni da Arnaldo. È più probabile che il giovane violinista abbia cominciato la sua carriera professionistica suonando il liscio, anche al fianco di Bagnoli, e che la sua bravura gli sia valsa la dedica da parte del collega più anziano.
Arnaldo ebbe un figlio, Bruno, che studiò all’Istituto Musicale Achille Peri di Reggio Emilia e che divenne violinista di fila dell’Orchestra Sinfonica di San Remo.
